Quattro finalisti per il Premio per il federalismo 2024
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Nell’edizione 2022 le scelte della giuria erano state dettate da considerazioni legate all’importanza delle lingue nazionali, tant’è vero che tutti i progetti finalisti avevano un nesso più o meno diretto con il plurilinguismo e che il Premio è infine andato al Forum per l’italiano. Quest’anno alla Fondazione sono pervenute 51 candidature da tutte le regioni linguistiche con una forte partecipazione del settore della cultura e della formazione. Considerato che la maggior parte dei candidati e delle candidate ha un orientamento nazionale, l’aspetto della coesione nazionale è stato molto dibattuto dai membri della giuria che, dopo attenta valutazione, hanno selezionato sei progetti finalisti.
Finalisti del Premio per il federalismo 2023
Ricompensare gli artefici del federalismo
Il Premio per il federalismo, dotato di 10 000 franchi, ricompensa una persona o un’organizzazione che si impegna sul piano politico, civico, sociale, scientifico o culturale a favore del federalismo svizzero e della coesione nazionale. Ogni anno, il premio è attribuito sulla base di un invito pubblico a candidatura o nomination. La giuria è composta da Gülsha Adilji (giornalista), Markus Dieth (Consigliere di Stato del Cantone di Argovia e presidente della CdC), Danielle Gagnaux-Morel (cancelliera di Stato del Cantone di Friburgo), Florence Nater (Consigliera di Stato del Cantone di Neuchâtel e presidente della Fondazione ch), Tania Ogay (professoressa al Dipartimento di scienze dell’educazione e della formazione dell’Università di Friburgo) e Marco Solari (presidente del Locarno Film Festival).
Il Premio per il federalismo è un’iniziativa della Fondazione ch. Tra le personalità e le organizzazioni già insignite figurano il Circo Knie, l’esperta di diritto costituzionale e amministrativo Eva Maria Belser, la piattaforma easyvote e il cabarettista Emil Steinberger.